Monsummano Alto e Montevettolini
Il colle di Monsummano Alto, situato al margine occidentale del Montalbano, si eleva con la sua forma tronco-conica fino a 350 m s.l.m.. Abitato anche nell’Alto Medioevo, fu castrum cioè accampamento militare fortificato – documentato fin dal 1005 – dopo alterne vicende fu sottoposto alla Signoria Fiorentina. Dell’antico castello su colle si conservano oggi i resti della cerchia ellittica delle mura, che lo cingeva per un perimetro di circa due chilometri, oltre a due delle tre porte di accesso originarie: la porta di Nostra Donna a Nord Ovest e quella detta del Mercato o Porticciola che si affaccia, pressoché intatta, verso il colle di Montevettolini. Delle numerose torridi cui era munito il castello, rimane una robusta torre a base pentagonale.
Ben conservata è la Chiesa di San Nicolao, collocata all’interno delle antiche mura, caratterizzata dall’arco a sesto acuto della lunetta e dal piccolo oculo centrale posizionato in alto, appena sotto gli spioventi del tetto. L’interno è molto essenziale, con l’altare maggiore del 1674, inserito nell’abside e sormontato da un pregevole crocifisso ligneo. La torre campanaria, sulla destra della facciata, è aperta nella base da un passaggio a volta.
Salendo su un colle ricco di ulivi, tipica pianta toscana, si giunge a Montevettolini, fondata nel secolo XII come fortificazione. Testimonianze di questo periodo sono il Palazzo Comunale e la Pieve di San Michele. Di particolare suggestione la torre ottagonale, detta dello Sprone o della Murina con la Porta del Vicino perfettamente conservata, e la Porta del Cantone, inglobata poi nella Villa Medicea. Dopo varie vicissitudini, legate alle lotte fra le bellicose città toscane, con l’avvento dei Medici, infatti, i Granduchi elessero Montevettolini a luogo di caccia, edificando qui una loro residenza. Attorno ad essa sorsero molte dimore patrizie.
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